Massimo Ippolito è un ingegnere italiano con ampia esperienza nei campi di ricerca e sviluppo tecnologico, ed è il fondatore di Kitegen. Avendo preso nota dell’enorme quantità di energia catturata da aquiloni ad alta quota, e, lavorando nell’ambito dello sviluppo di sistemi robotici, iniziò a sviluppare un’idea che sta portando avanti una delle rivoluzioni tecniche della nostra era, e dei progetti che possono cambiare il mondo.
Ippolito ha sviluppato un braccio meccanico capace di far volare una serie di aquiloni, usando un sistema di controllo estremamente sofisticato, il quale combina software avanzato e un apparato di sensori avionici sugli aquiloni e sensori a terra. Il braccio robotico mantiene in volo più aquiloni, allineati in uno schema predittivo che massimizza la resa di energia e allo stesso tempo evita che le traiettorie dei vari aquiloni si incrocino. I sistemi Kitegen sono, in poche parole, “robot vola-aquiloni” che guidano questi volatili artificiali su percorsi predefiniti.
Kitegen è basato intorno a due concetti, lo Stelo e il Carosello. Lo Stelo è il più semplice, come una canna da pesca con un pesce agganciato alla lenza, soltanto che il pesce è in alto nel cielo. Un unico aquilone danza nel vento, e la sua energia viene catturata e trasformata in elettricità. Quando l’aquilone raggiunge il limite della sua ascesa, il software cambia la sua forma e la sua configurazione, facendolo scendere alla posizione di partenza, avendo speso pochissima energia. L’asta si muove avanti e indietro, lavorando come un motore a due cilindri di ottima efficienza, la cui fase di potenza corrisponde al 90% del movimento, ritornando quasi immediatamente all’inizio della fase.
Anche una semplice installazione di Stelo come questa genera una quantità considerevole di energia. Il modello rappresentato è da 3MegaWatt.
Troviamo che l’apprezzamento dell’estetica dello Stelo cresce con la familiarità. Possiamo immaginare Steli costruiti sulla cima di edifici, o in vari luoghi pubblici e parchi. Potrebbe essere anche un’attrazione turistica, con lo spazio interno adibito alle più svariate necessità. Gli Steli possono essere posizionati anche in aree coltivate o pascoli, senza incidere sull’efficienza di questi spazi.
http://www.youtube.com/watch?v=Zl_tqnsN_Tc
L’esempio qui sopra potrebbe essere adatto a un parco. Ovviamente una struttura del genere potrà generare molta più energia rispetto al modello precedente, e con i Caroselli si inizia a parlare di Gigawatt. Seguiranno maggiori informazioni relative al wattaggio.
Nel Carosello – il quale, come lo Stelo, appare molto futuristico – uno squadrone di aquiloni resta sospeso in una serie di routine acrobatiche, facendo ruotare una turbina attorno ad una rotaia circolare.
L’immagine qui sotto mostra gli aquiloni più in basso di dove volerebbero realmente, per motivi di convenienza visiva.
Gli aquiloni Kitegen sono progettati per essere prodotti in massa, indubbiamente anche utilizzando stampanti 3D.
Venti di questi aquiloni, collegati a una turbina dal diametro di 1600m fatta rotare 15 volte ogni ora, possono generare circa un Gigawatt di energia! Ciò significa che una centrale nucleare di medie dimensioni può essere sostituita da un sistema Kitegen con un investimento dieci volte inferiore, ad essere pessimisti. La spesa reale potrebbe essere molto, molto inferiore, con il vantaggio aggiunto dell’estetica piuttosto interessante e piacevole.
Traendo energia da un chilometro cubo di cielo, essenzialmente ovunque sul pianeta, il Carosello Kitegen potrà generare un Gigawatt di energia. La quantità di energia significa che ogni nazione non potrà resistere alla tentazione di adottare questo sistema.
Il Carosello Kitegen è anche componibile a basso prezzo. Una volta installato un impianto base, possono esservi aggiunti moduli facilmente assemblabili. Con l’espansione del raggio d’azione, l’aumento di energia generata è esponenziale. Come il percorso circolare viene esteso, così l’area spazzata dagli aquiloni (e dunque l’energia creata) aumenta al quadrato. Un Carosello da 100MW potrà distribuire elettricità a meno di €0.03 per kWh, ma sarà solo l’inizio. La componibilità degli impianti Kitegen significa che ogni centrale potrà essere aumentata di dimensioni a basso costo, aumentandone la resa energetica e diminuendo i costi di produzione.
Teoricamente, il Carosello più grande possibile avrebbe un anello dal raggio di circa 16km, il quale potrebbe essere costituito da un viadotto MagLev Kitegen. Gli aquiloni a questo punto potrebbero raggiungere la stratosfera e generare oltre 60 Gigawatt. Ciò basterebbe per dare energia all’Inghilterra di oggi. Il modello, per ora, rimane teoretico, ma non per questo meno affascinante. E l’energia del vento a quote più basse, per ora, è più che sufficiente.
Sognando per un attimo, possiamo immaginare città la cui elettricità deriva interamente da un Carosello Kitegen, sollevato da dei pilastri nel bel mezzo della città. Ci sono persone che sarebbero affascinate dall’idea di vivere sotto i graziosi volatili del Carosello. Ovunque gli impianti vengono posizionati, la disponibilità di venti ad alta quota rimane quasi onnipresente.
Dopo una rigorosa serie di test e dimostrazioni, Kitegen propose il proprio modello per un appalto commerciale, per dare energia a una fonderia di alluminio che è tra i più grandi consumatori di energia in Italia. Kitegen propose di installare 200 Steli in un chilometro quadrato, i quali avrebbero creato energia a basso costo (un quarto del prezzo di mercato) e recuperato le spese di produzione entro due anni. Sarebbe stato il primo parco eolico troposferico di grandi dimensioni al mondo, ma purtroppo il progetto venne bloccato dai proprietari della fonderia.
Kitegen – e, in molti aspetti, il mondo – merita davvero una grande occasione. Per esempio, la Gran Bretagna ha bisogno, per stare sul sicuro, di 80GW. Avendo una superficie di 244,000km2, ha potenzialmente bisogno di soltanto 80km2 per generare tutta la propria energia elettrica. È sorprendente che nessuno abbia già deciso di investire anche solo in un km2 usando tecnologia Kitegen, ma il progetto non ha ancora abbastanza visibilità.
Dopo numerose prove, Kitegen ha dimostrato la propria funzionalità. I ricercatori stanno ancora lavorando per perfezionare il modello, ricercando nuovi materiali, etc. Ma il concetto è indubbiamente efficace. Un investimento iniziale relativamente modesto può portare alla creazione di un parco da 150MW, con 50 Steli.
La mancanza di investimento pubblico è incomprensibile, vista la certezza degli effetti positivi di Kitegen. Sarebbe negli interessi del mondo intero che l’avvento di Kitegen avvenga in fretta: la creazione dei primi parchi eolici da oltre un Gigawatt dimostrerà gli enormi benefici sociali ed economici.
Aquiloni all’orizzonte non saranno spiacevoli alla vista ma simboli di energia sostenibile e pulita, una bellezza intrinseca che tutti impareranno ad apprezzare. Impianti Kitegen di ogni dimensione, da 1kW a 3MW a 60GW, saranno il futuro dell’energia pulita.
Frank, un blogger sul sito Kitegen, avverte:
Siate sempre all’erta, perché un giorno una “venture capital company” o una “private equity company” si presenterà a voi con una sembianza di interesse nel vostro progetto, promettendo investimenti o la creazione di un progetto comune, ma sarà in realtà un’azienda nelle mani dei grandi produttori di energia, che vorrà impossessarsi della vostra idea e non permettervi di utilizzarla!
Questi grandi produttori sono una mafia con importanti connessioni politiche!
Se il vostro progetto diventa realtà, perderanno miliardi di dollari.
Sì, perderanno tutto, tutto il potere di cui si sono impossessati, che ha corrotto gli alti valori di un governo del popolo, per il popolo. È noto che i potenti monopoli hanno nascosto molto al popolo in passato, e Frank fa bene a ricordarcelo.
La spesa totale di ricerca di nuove riserve di combustibili fossili, nel 2013, fu di $650 miliardi. Se una minima frazione di quell’investimento, si parla di cifre dalle decine di milioni fino a uno o due miliardi, fosse investita nel progetto Kitegen, i risultati benefici per l’intero sistema energetico del mondo sarebbero immensi.
Le opzioni per questo tipo di investimento sono molteplici: potrebbe venire da un governo, dall’Unione Europea, da un investitore privato o addirittura da un progetto crowdfunding.
Nell’era del Web, il rischio di cui parla Frank diminuisce. Con la crescita del network Kitegen, è chiaro a tutti che la “kite energy” può essere la fonte di energia del futuro. L’ingegneria alla base del progetto ha superato le necessarie prove.
Dal sito di Kitegen, questi articoli scientifici dimostrano la validità della tecnologia.
- Power kites for wind energy generation: fast predictive control of tethered airfoils – IEEE Control Systems Magazine, December 2007;
- KiteGen project: control as key technology for a quantum leap in wind energy generators – 2007 American Control Conference, July 11-13, 2007 – New York City, NY, USA;
- Control of tethered airfoils for a new class of wind energy generator – 45th IEEE Conference on Decision and Control, December 13-15, 2006 – San Diego, CA, USA